Prof. Maurizio Marcheselli

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente/la studentessa è in grado di ricercare ed esaminare criticamente materiali, fonti bibliografiche e documentarie sulla storia delle teologie bibliche e del nuovo testamento, al fine di organizzare il materiale e condurre indagini. Sa comunicare in forma scritta e orale le conoscenze acquisite nell’ambito della storia delle teologie bibliche e del Nuovo Testamento, utilizzando registri di comunicazione adeguati ai diversi contesti di riferimento tenendo conto dei destinatari cui si rivolge. È in grado di dare forma, anche progettuale, ai risultati delle proprie ricerche di teologia fondamentale, documentando in modo accurato e completo le informazioni su cui basa le proprie conclusioni e dando conto delle metodologie e degli strumenti di indagine utilizzati. Sa applicare gli strumenti di comunicazione e utilizzo di dati anche digitali in campo redazionale ed editoriale sui temi affrontati.

Contenuti

Scegliendo alcune tra le molteplici possibilità di declinare una tematica così vasta come la storia delle teologie bibliche e del Nuovo Testamento, il corso si concentrerà su due filoni.

  1. Origini e sviluppo della teologia del logos. La presenza di una teologia del logos divino preesistente, all’interno del Nuovo Testamento, è legata principalmente al vangelo secondo Giovanni. Il percorso storico che porta alla formulazione giovannea di questa peculiare teologia affonda le sue radici nella Bibbia ebraica e nell’AT. Ecco le tappe principali di un percorso che deve fare i conti anche con l’apporto dell’ebraismo di lingua greca e, in generale, della letteratura ebraica non canonica: la teologia biblica del ruolo della parola di Dio nella creazione e nella storia; la riflessione sulla sapienza divina preesistente e il suo legame con la Torah; la teologia dellamemranelle versioni aramaiche dell’AT (targum); il logos filoniano e le sue radici ellenistiche. Questo sviluppo consentirà di vedere come forme «binitarie» (cioè forme di monoteismo complesso) fossero già attestate nel giudaismo precristiano.
  2. Origini e sviluppo della teologia apocalittica. La teologia apocalittica trova espressione in molti testi del NT. Dopo averne focalizzato i tratti distintivi e precisato entro quali limiti si può usare l’aggettivo «apocalittico» (per qualificare i sostantivi «teologia», «letteratura», «movimento») il corso esaminerà testi della Bibbia ebraica e dell’AT in cui si può riconoscere una presenza germinale di tale forma specifica di teologia, per arrivare alla sua espressione più esplicita nel libro di Daniele. Si farà poi una presentazione sommaria della produzione apocalittica giudaica per il periodo precedente e contemporaneo alla redazione degli scritti che ora compongono il NT e si sosterà infine sull’Apocalisse di Giovanni.

Testi/Bibliografia

Indicazioni per il reperimento delle fonti saranno fornite nel corso delle lezioni e messe successivamente a disposizione anche dei non frequentanti su «Virtuale».

Per tutti

a) Teologia del logos

J. Ashton, Understanding the Fourth Gospel, Clarendon, Oxford 1991, 124-159; traduzione italiana: Comprendere il quarto vangelo, LEV, Città del Vaticano 2000

R.E. Brown, An Introduction to the Gospel of John, ed. F.J. Moloney, Doubleday, New York 2003, 115-150.249-265; traduzione italiana: Introduzione al Vangelo di Giovanni, Edito, aggiornato, introdotto e concluso da F.J. Moloney, Queriniana, Brescia 2007

D. Boyarin, «The Gospel of the Memra: Jewish Binitarianism and the Prologue of John», in Harvard Theological Rewiew 94(2001), 243-284

D. Boyarin, «Two Powers in Haeven; or, the Making of a Heresy», in H. Najman – J.H. Newman (edd.), The Idea of Biblical Interpretation (JSJSupp 83), Fs. J.L. Kugel, Leiden – Boston 2004, 331-370

[NB Questi due studi sono stati ripresi e ampliati in D. Boyarin, Border Lines. The Partition of Judaeo-Christianity, University of Pennsylvania Press, Philadelphia 2004 (paperback 2007)]

J. Frey, «Between Torah and Stoa. How could Readers Have Understood the Johannine Logos?», in J.G. van der Watt – R.A. Culpepper – U. Schnelle (edd.), The Prologue of the Gospel of John. Its Literary, Theological, and Philosophical Contexts, Papers read ah the Colloquium Ioanneum 2013 (WUNT 359), Mohr Siebeck, Tübingen 2016, 189-234

M. Marcheselli, «“All’inizio della creazione il Logos c’era già”. Archē in Gv 1,1 alla luce dell’uso giovanneo complessivo», in Filosofia e Teologia 34(2020)2, 219-232 (specificamente le pagine su «Il prologo di Giovanni tra ebraismo e grecità»)

b) Teologia apocalittica

E. Noffke, Introduzione alla letteratura mediogiudaica precristiana (Strumenti 18 – Biblica), Claudiana, Torino 2004, 53-101

E. Noffke, «L’apocalittica giudaica. Uno status quaestionis», in Rivista Biblica 69(2021), 5-25

L. DiTommaso, «New Testament Apocalypticism in the Late Second Temple Era», in Rivista Biblica 69(2021), 137-158

J.J. Collins, «Changing Perceptions of Genre in Biblical Studies», in Rivista Biblica 69(2021), 335-351

Per i non frequentanti

In aggiunta a quanto sopra indicato «per tutti», per costruire un quadro generale di riferimento gli studenti non frequentanti dovranno avvalersi dei seguenti strumenti:

J.J. Collins – al. (edd.), The Jerome Biblical Commentary for the Twenty-First Century, T&T Clark, London 2022

J.J. Collins (ed.), The Oxford Handbook of Apocalyptic Literature, Oxford University Press, Oxford 2014

All’inizio del corso saranno indicate su «Virtuale» le voci direttamente attinenti alle tematiche trattate nelle lezioni.