Regolamento FTER: Artt. 40-43

1° anno di dottorato: Appuntamenti e valutazioni richiesti
Gli studenti del 1° anno sono obbligatoriamente tenuti a prendere parte a cinque appuntamenti annuali: i tre seminari metodologici; la Lectio magistralis di un docente/studioso esterno alla FTER; il Convegno annuale di Facoltà.
Obbligatoria è anche una prima partecipazione (passiva) all’Assemblea di presentazione dei progetti.
Tutti gli iscritti al 1° anno di dottorato, anche quelli che provengono da una Licenza FTER, sono tenuti a prendere parte a un pomeriggio di Introduzione al ciclo di Dottorato a inizio dell’anno accademico.

NB: I tre seminari metodologici esigono ciascuno la produzione di un breve elaborato scritto. I seminari metodologici con relativo paper non possono essere sostituiti da nient’altro. Lo studente che non riuscisse a seguirli nel corso del 1° anno lo dovrà fare in seguito. Il docente relatore lascia in consegna agli studenti un’esercitazione da svolgere nella settimana successiva e da far pervenire alla segreteria tramite e-mail in formato pdf. Si tratta di scrivere una traccia o un esercizio della lunghezza di non più di due cartelle (3000 battute ca.). Il testo sarà corretto entro 15 giorni e il voto trasmesso dal docente direttamente alla segreteria.
Nel caso che uno studente non possa partecipare – in tutto o in parte – al Convegno annuale di Facoltà e/o alla Lectio magistralis, potrà recuperare crediti partecipando alle iniziative FTER extracurricolari, quali ad esempio: la prolusione d’inizio dell’anno accademico, la mattinata del Giovedì dopo le Ceneri; l’Aggiornamento Teologico Presbiteri; eventuali altri atti accademici.

2° anno di dottorato: Appuntamenti e valutazioni richiesti
Il 2° anno del ciclo per il dottorato comincia quando il Consiglio di Facoltà approva il progetto dello studente e designa i due accompagnatori. Da quel momento si contano due semestri, con tolleranza di un terzo.
Nel corso del 2° anno si prevedono soltanto due convocazioni: per il Convegno annuale di Facoltà e per l’Assemblea di presentazione dei progetti.
Nel contesto di tale Assemblea il candidato, avendo ormai ricevuto l’approvazione (o definitiva da parte del Consiglio di Facoltà o provvisoria da parte del 1° relatore) del suo progetto di tesi, lo sottopone al vaglio degli altri dottorandi e dei professori presenti, ricevendo le loro osservazioni e cercando di rispondere alle domande e alle obiezioni eventualmente sollevate.
Il 2° anno è inoltre composto da una serie di esperimenti soggetti a valutazione:
a) la presentazione del progetto in Assemblea, di cui qui sopra (la presentazione viene valutata dal Coordinatore del ciclo per il dottorato e dal Vice-coordinatore, che guidano l’Assemblea stessa);
b) tre recensioni di libri pubblicati negli ultimi due anni, assegnate dal 1° relatore (le recensioni vengono valutate dal 1° relatore e dai due docenti accompagnatori);
c) due ore almeno di didattica (possibilmente all’interno del corso di Licenza tenuto del 1° relatore o di un altro corso indicato dal 1° relatore: la didattica viene valutata dal docente titolare del corso);
d) la produzione di un articolo scientifico di 60.000 caratteri max. (l’articolo viene valutato dal 1° relatore e dai due docenti accompagnatori).

Modalità di valutazione degli esperimenti.
I papers relativi ai tre seminari metodologici (esperimento del 1° anno), le tre recensioni e l’articolo scientifico, nonché le ore di didattica e la presentazione del progetto in Assemblea (esperimenti del 2° anno), consentono agli iscritti al terzo ciclo di maturare i crediti formativi richiesti. Essi sono stati fissati come segue dal Consiglio di Facoltà del 17 maggio 2016:
a) 2 ECTS per i tre papers dei seminari metodologici;
b) 1 ECTS per la presentazione del progetto in Assemblea;
c) 2 ECTS per le tre recensioni;
d) 1 ECTS per le ore di didattica;
e) 4 ECTS per l’articolo scientifico.

I tre papers metodologici hanno un solo voto finale risultante dalla media dei tre; lo stesso le tre recensioni.
La media ponderata (i cui coefficienti sono gli ECTS) dei voti ottenuti in queste prove vale il 10% del voto finale della dissertazione dottorale (cf. Art. 53).