prof. Maurizio MARCHESELLI
Cristologia, ecclesiologia, missionologia, ermeneutica biblica, storia delle origini cristiane: questi sono gli ambiti toccati dal corso. Esso vuole introdurre alla comprensione di come il Quarto Vangelo presenta Gesù in rapporto a Israele e ai gentili. Il ritratto di Gesù che emerge già nei primi capitoli del vangelo secondo Giovanni (1,19–4,52) si può sintetizzare in questa formula: «messia di Israele e salvatore del mondo». Il corso intende anche gettare uno sguardo sulla storia di quella particolare forma di «cristianesimo» che fu la comunità giovannea: al nucleo originario costituito da israeliti che riconobbero in Gesù il proprio messia si aggiunsero dei greci, attirati a lui dalla testimonianza del discepolo amato perdurante nella sua comunità. La distanza tra il giudeo-cristianesimo giovanneo e il giudaismo sinagogale è di fatto un conflitto tra diverse ermeneutiche delle scritture di Israele. La dimensione estroflessa della comunità giovannea si riconosce in modo particolarmente evidente nell’interesse per i greci e per la lingua greca: il vangelo secondo Giovanni appare come uno straordinario esempio di inculturazione dell’annuncio nel mondo ellenistico.