Descrizione

Teologia morale: La Prudenza e la coscienza, la Fortezza

Obiettivi

La prudenza, fornendo la giusta misura dell’agire morale e quindi libero, è la virtù che illumina e soccorre l’atto con cui la coscienza applica i principi universali della sinderesi all’azione concreta da compiersi in una data circostanza. Secondo quest’accezione, la prudenza è per eccellenza la virtù utile alla vita quotidiana di ogni uomo e, in questo senso, lunga e multiforme è la tradizione della sua trattazione teorica. Lo specifico del corso sarà di interrogarsi sulla prudenza quale virtù cristiana e, specificamente, su come tale virtù, oltre a presiedere all’agire buono dell’uomo conducendolo alla concreta decisione buona, sia decisiva per l’edificazione del Regno di Dio. L’ultima parte del corso sarà dedicata alla fortezza, la virtù del cristiano che resiste alla tentazione dell’indolenza e dell’irresponsabilità: la virtù, cioè, di colui che non nega la difficoltà, ma che sa affrontare la paura, senza nascondersi le proprie fragilità.

Programma

Durante il corso si tratteranno i seguenti temi:

1. Le nozioni di prudenza e coscienza nella tradizione antica e in quella biblica.

2. La discretio dei Padri della Chiesa.

3. La trattazione tommasiana della prudenza.

4. Il modificarsi del paradigma classico della prudenza nella modernità.

5. Il ruolo della virtù della fortezza nell’agire buono.

Docente

Fausto ARICI

Bibliografia

Tommaso d’Aquino, Summa teologica, IIa IIæ, qq. 47-56.123-140; Id., De Veritate, q. 17; Berriot-Salvadore E. (a cura di), La vertu de la prudence, entre Moyen Age et âge classique, Garnier, Paris 2012; Carlotti P., La coscienza morale cristiana, LAS, Roma 2022.