Descrizione
Teologia ecumenicaObiettivi
Uno dei frutti più significativi del Concilio Vaticano II è il decreto sull'Ecumenismo, che ha sancito il passaggio ufficiale della chiesa cattolica da un atteggiamento controversistico con le comunità ecclesiali non-cattoliche ad un atteggiamento dialogico e costruttivo. Ma il passaggio ufficiale doveva e deve diventare operativo con un reale e diffuso cambiamento di mentalità e di pratiche delle comunità e delle loro guide. Il corso si prefigge di presentare allo studente le problematiche storico-ecclesiologiche attinenti le diversità teologiche e culturali nelle divisioni dell’unica Chiesa di Cristo, a partire dal concetto di “oikoumene” come espressione visibile e spirituale della cristianità. Saranno affrontate le forme di ecumenismo lungo la storia e fino alla nascita del movimento ecumenico. Il cammino e il dialogo nella ricerca dell’unità visibile e il contributo del Magistero della Chiesa cattolica e di alcune Commissioni Miste nel movimento ecumenico. Quindi, l’attenzione sarà posta sul contributo offerto al cammino ecumenico dalle singole Chiese e dalla Chiesa cattolica nonché su problemi teologici di interesse per il dialogo ecumenico – il rapporto Scrittura-tradizione, la dottrina dei sacramenti, il ministero pastorale e il primato petrino, la Madre di Dio, la giustificazione. Non mancheranno poi prospettive estremamente esperienziali frutto della prospettiva di un osservatorio storico straordinario come quello di Costantinopoli/Istanbul.
Programma
a) Dalla preghiera di Cristo in Gv 17 all’unità lacerata: l’ecumene e le divisioni della cristianità: cenni storici e contenuti.
b) Le grandi divisioni ecclesiali e il loro significato per l’idea ecumenica attuale (Oriente/Occidente; La Riforma del XVI sec.; il Vecchio Cattolicesimo…)
c) Il cammino verso l’unità (Edimburgo 1910; Vita e Azione, Fede e Costituzione, il Consiglio Ecumenico delle chiese).
d) Giovanni XXIII e il Concilio Ecumenico Vaticano II: il sogno di comunione. La preparazione remota e prossima al Concilio. L’ecclesiologia di LG 8 e 15; il Decreto conciliare Unitatis redintegratio: storia della genesi e analisi.
e) Precursori ed esperienze del dialogo ecumenico: “Taizé, quella primavera della Chiesa”.
f) Il Magistero successivo al Concilio: Giovanni Paolo II e la Lettera enciclica Ut unum sint; Benedetto XVI; Papa Francesco a Lund. Il Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani.
g) La situazione attuale del dialogo ecumenico: prospettive pastorali e nodi teologici. In particolare: il rapporto tra Battesimo, Eucarestia e unità della Chiesa. I risvolti ecumenici delle tensioni tra Mosca e Costantinopoli degli ultimi anni.
Docente
Claudio MONGE
Bibliografia
a. Testi di base
NEUNER P., Breve manuale dell’Ecumene, Queriniana, Brescia, 2001
ROSSI T. F., Manuale di Ecumenismo, Queriniana, Brescia, 2012;
MORANDINI S., Teologia dell’ecumenismo, EDB, Bologna, 2018
b. Magistero:
CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Decreto Unitatis Redintegratio;
GIOVANNI PAOLO II:
- Lett. Enciclica Ut unum sint (1995);
- Lett. Apostolica Orientale Lumen (1995)
Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani:
- Direttorio per l’applicazione dei principi e delle norme sull’ecumenismo, EDB, Bologna, 1993.
- Il carattere teologicamente vincolante del Decreto sull’ecumenismo del Concilio Vaticano II “Unitatis redintegratio” (2003)
c. Altri testi:
MARTANO V., L’abbraccio di Gerusalemme, Paoline, Cinisello Bals. 2013;
MONGE C., Taizé. La speranza condivisa, EDB, Bologna, 2016;
CLÉMENT O., Memorie di speranza, Jaca Book, Milano 2006;
KASPER W., Martin Lutero. Una prospettiva ecumenica, Queriniana, Brescia, 2016
ZIZIOULAS I., L’essere ecclesiale, Qiqajon, Magnano (BI) 2007;