Descrizione

Seminario filosofico

Obiettivi

Il corso si propone di introdurre gli studenti e le studentesse alla lettura e all’interpretazione critica di testi filosofici, classici e contemporanei, con particolare riguardo agli ambiti dell’antropologia filosofica e della filosofia morale. Il docente tratterà personalmente alcuni autori e testi, con particolare attenzione agli aspetti metodologici, quali la contestualizzazione storica, l’individuazione delle problematiche centrali, le caratteristiche peculiari dei testi analizzati, di natura sia formale (aspetti lessicali e stilistici, strumentazione teorica adottata), sia contenutistica. Nella seconda e più importante parte del corso sarà richiesto agli studenti di presentare a loro volta testi e autori di propria scelta, all’interno del tema del seminario. A partire dalla lettura/commento, il gruppo sarà stimolato ad arricchire l’interpretazione con domande ed interrogativi critici, o introducendo tematiche connesse al testo in esame. Dalla lectio ci si sforzerà di fare sorgere la quaestio e la disputatio (intese non solo come passaggio, ma in un certo senso anche fine, se l’interrogare razionale e critico è il tratto peculiare del pensiero filosofico, nella sua legittima varietà di espressioni).

Tema specifico del corso, in termini di contenuti, è «Femminile, maschile e natura nella storia della filosofia», per cui si rimanda al successivo Programma. Obiettivo generale sotteso al tema scelto è stimolare un accostamento critico e consapevole al variegato panorama, sia storico, sia contemporaneo del pensiero intorno alla differenza di genere, di particolare rilevanza per la teologia e per il contesto sociale ed ecclesiale contemporaneo.

Programma

Attraverso l’analisi di alcuni testi classici del pensiero filosofico, dall’antichità ai giorni nostri, ci si propone di mostrare come nella storia del pensiero occidentale si siano avvicendate antropologie in cui, sullo sfondo di differenti visioni della natura, sono state elaborate diverse rappresentazioni del maschile (per lo più interpretato come «universale» e «normativo») e del femminile (sovente pensato in termini di «carenza» e «ancillarità», ma talora anche attribuendo ad esso una supposta maggiore vicinanza alla «natura»). Il seminario prenderà le mosse dalla costruzione della polarità gerarchica di maschile/femminile nel pensiero classico, quale si manifesta sia nell’antropologia biologica di Aristotele, sia nella sua celebrazione dell’ideale di autosufficienza (maschile) proprio del «magnanimo» (megalòpsychos) descritto nell’Etica nicomachea. Saranno sottolineate le potenzialità emancipatorie che il cristianesimo ha consegnato al pensiero occidentale (cf. Gal 3,28), per quanto in larga misura presto negate o ridotte a sopravvivere allo stato latente sia a motivo di elementi culturali interni alla tradizione biblica, sia soprattutto in seguito all’inculturazione nella società tardoantica. Una tale ambivalenza si manifesta in molti classici del pensiero cristiano, in forma paradigmatica in Tommaso d’Aquino. Il cristianesimo non manca d’altronde di singolari figure di donne (segnatamente le mistiche) il cui esempio di libertà e forza spirituale trascende i limiti del contesto sociale ed ecclesiale del tempo. Le categorie dominanti sono state sfidate, a partire dal XVIII secolo sino ai nostri giorni, dal pensiero illuminista e dal movimento per l’emancipazione femminile. Il dibattito più recente può essere sommariamente riassunto nella polarità tra teorie volte alla valorizzazione della differenza (che assume la dimensione biologica in un quadro di pari diritti e uguale dignità) ed altre, più radicalmente costruzioniste in senso socio-culturale, del pari animate da finalità emancipatorie. Entrambe le linee di pensiero, con i loro valori e i loro limiti, hanno fornito e forniscono strumenti al discorso teologico, ma hanno anche lanciato sfide alla tradizionale costruzione e divisione dei ruoli di genere all’interno delle Chiese cristiane. Filosofi contemporanei quali Martha Nussbaum e Alasdair MacIntyre hanno saputo valorizzare sapientemente il «discorso filosofico delle donne» traendone implicazioni antropologiche ed etiche di carattere universale, in un orizzonte di valorizzazione del corpo sessuato, vulnerabile e costitutivamente aperto alla relazione. Nel corso del seminario il docente privilegerà, in un contesto di libero confronto, soprattutto il discorso filosofico della differenza, in quanto particolarmente adatto al dialogo sia con le scienze naturali e umane sia come prezioso stimolo per il pensiero teologico

Avvertenze

Tipo di esame: Orale: valutazione desunta primariamente dalla partecipazione e dal contribuito specifico durante il seminario.

Docente

Giuseppe FERRARI

Bibliografia

Reale G. – Antiseri D., Il pensiero occidentale, 1: Antichità e Medioevo. 2. Età moderna. 3. Età contemporanea, La Scuola, Brescia 2013; AristoteleEtica Nicomachea, traduzione ed introduzione a cura di Carlo Natali, Bari, Laterza 1999; Id.Opere biologiche, UTET, Torino 1996; Wollstonecraft M., I diritti delle donne, Edizioni Q, Roma 2008 (A Vindication of the Rights of Woman, Joseph Johnson. London 1790); De Gouges O., Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (1791), Caravan Edizioni, Roma 2012 (Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne, Mille et une nuits, Paris 2020); Mill J.S. – Taylor H., Sull’eguaglianza e l’emancipazione femminile, Einaudi, Torino 2008 (The Subjection of Women [1869], Longmans, Green, Reader & Dyer, London 2012; The Enfranchisement of Women [1851); Merchant C., La morte della natura, Garzanti, Milano 1988 (The Death of Nature. Women, Ecology and the Scientific Revolution, Wildwood House, London, 1980); Irigaray L., Etica della differenza sessuale, Feltrinelli, Milano 1985 (Éthique de la différence sexuelle, Les Éditions de Minuit, Paris 1985); Diotima, Il pensiero della differenza sessuale, La Tartaruga, Milano 1987; Schüssler Fiorenza E., In memoria di lei. Una ricostruzione femminista delle origini cristiane, Claudiana, Torino 1990 (In Memory of Her: A Feminist Theological Reconstruction of Christian Origins, SCM Press, London 1983); Radford Ruether R., Gaia e Dio. Una teologia ecofemminista per la guarigione della terra, Queriniana, Brescia 1995; Cavarero A., Nonostante Platone. Figure femminili nella filosofia anticaEditori Riuniti, Roma 1999; Macintyre A., Animali razionali dipendenti, Vita e Pensiero, Milano 2001 (Dependent Rational Animals. Why Human Beings Need the Virtues, Duckworth, London 1999); Muraro. L, Il Dio delle donne, Milano, Mondadori 2003; Butler J., La disfatta del genere, Meltemi, Roma 2006 (Undoing Gender, Routledge, New-York-London 2004); Nussbaum M., Le nuove frontiere della giustizia. Disabilità, nazionalità, appartenenza di specie, Il Mulino, Bologna 2007 (Frontiers of Justice: Disability, Nationality, Species Membership, Harvard University Press, Cambridge MA 2006); Id., Diventare persone. Donne e universalità dei diritti, Il Mulino, Bologna 2001 (Women and Human Development: The Capabilities Approach, Cambridge University Press, Cambridge 2000); Zanardo S., «Gender e differenza sessuale, un dibattito in corso», in Aggiornamenti sociali 65(2014)5, 379-391; Cavarero A. – Restaino F., Le filosofie femministe, Pearson, Torino 2022.