Descrizione
Problematiche sociali delle diversità culturali e religioseObiettivi
Questo nostro tempo, dicono i sociologi, è contrassegnato dall’incertezza, dalla globalizzazione e dal pluralismo culturale e religioso. Negli ultimi quarant’anni il panorama religioso dell’Europa è mutato clamorosamente, virando su rotte che un tempo sarebbero apparse agli osservatori del tutto inconcepibili. Ad esempio, chi avrebbe mai potuto immaginare una così forte presenza islamica a Roma o a Londra, a Parigi o a Madrid? Diversamente rispetto a un passato recente, oggi persino una rapida istantanea sulle religioni e le culture le fotografa come un autentico work in progress. Il panorama ci appare più frastagliato, meno sicuro rispetto al passato, e i credenti si sentono più liberi, pur se meno certi della loro direzione spirituale. Le grandi istituzioni religiose sono più vulnerabili, e l’assolutezza del messaggio religioso viene messa in discussione della pluralità delle scelte possibili che ci troviamo davanti. In tale contesto, l’Italia è sempre più luogo di residenza stabile per numerosi stranieri: il fenomeno migratorio è peraltro, nel nostro paese, relativamente recente e lancia quindi una sfida importante a una società che, nel tempo, si è trasformata da teatro di emigrazione a luogo di immigrazione. L’incontro con gli stranieri è sempre un momento di confronto, al quale è fondamentale essere educati perché l’incontro risulti effettivamente un’occasione di arricchimento reciproco, verso una comunicazione interculturale e interreligiosa effettivamente dialogica. Ciò implica un cambiamento profondo di mentalità, da una parte, e un ripensamento di contenuti e modalità empiriche delle discipline che si occupano di intercultura, dall’altra, in vista di un’autentica e auspicabile convivialità delle differenze (don Tonino Bello).
Programma
La solitudine del cittadino globale nel tempo dell’incertezza e del pluralismo culturale e religioso.
2. Dalla religione degli italiani all’Italia delle religioni: problemi e opportunità.
3. Per una via italiana all’intercultura nella scuola.
4. Per un vocabolario minimo del dialogo interculturale e interreligioso.
5. I ponti di Babele.
6. Camminare insieme: l’Evangelii gaudium di papa Francesco e il dialogo sociale per la pace.
Docente
Brunetto SALVARANI
Bibliografia
Salvarani B., Vocabolario minimo del dialogo interreligioso. Per un’educazione all’incontro tra le fedi, EDB, Bologna 22008.
Altra bibliografia utilizzata:
Bauman Z., La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2000; Curci S. – Nanni A., Dal comprendere al con-vivere. La scommessa dell’intercultura, EMI, Bologna 2009; Giaccardi C., La comunicazione interculturale, Il Mulino, Bologna 2005; Naso P.– Salvarani B. (a cura di), I ponti di Babele, EDB, Bologna 2015; Papa Francesco, Evangelii gaudium, 2013 (qualsiasi edizione); Salvarani B., Il fattore R, EMI, Bologna 2011; Santerini M., Intercultura, La Scuola, Brescia 2003; Zoletto D., Straniero in classe. Una pedagogia dell’ospitalità, Raffaello Cortina, Milano 2007.