Descrizione
Le tradizioni religiose non cristiane (ambito contemporaneo): I nomi di Allāh nell’islām e nella reteObiettivi
Aiutare gli studenti a cogliere non solo la riflessione teologica islamica fatta a partire dai nomi di Dio coranici e non coranici veicolati dalla tradizione e, di conseguenza, l’applicabilità e l’ammissibilità del qiyās quale criterio ermeneutico del testo sacro, ma anche la grande venerazione di cui tali nomi sono circondati popolarmente (anche sul web) e il modo dei musulmani di venerare Dio (Allāh) e di essere dei buoni musulmani.
Programma
Le prime lezioni esporranno il successo del genere letterario di spiegazione dei nomi divini esaminando i principali autori musulmani che hanno scritto in merito.
Si esaminerà quello che è stato nei primi secoli dell’islam il dibattito sui nomi divini cioè se si debba applicare o meno l’analogia (qiyās) o il principio della rivelazione. Si esamineranno poi i nomi divini e come sono stati interpretati nel passato e nella produzione letteraria islamica contemporanea. Si darà anche ampio spazio (qualche lezione) alla numerosa produzione di spiegazioni dei nomi di Allah che sono reperibili sul web, sia nei siti islamici, che nei video postati attualmente sul web.
Avvertenze
La valutazione degli studenti sarà basata sia sull’interesse manifestato durante le lezioni, sia sul colloquio d’esame o sull’elaborato che si sarà scelto di scrivere.
Docente
Davide RIGHI
Bibliografia
Allievi S., «A Dio appartengono i nomi più belli». Come pregano i musulmani, EDB, Bologna 2016
D. Gimaret, Les noms divins en Islam. Exégèse lexicographique et théologique, Du Cerf, Parigi 2007. L. Gardet, al-Asmāʾ al-Ḥusnā, in Encyclopedia of Islām (2nd ed.) 1 (1960) 714-717.
D. Righi, Attributi del nome di Dio nella tradizione islamica, in Servitium 245 (2019) 55-60.
W.M. Watt, Islamic Philosophy and Theology, EUP (Edinburgh University Press), Edinburgo 1985.