Descrizione

Laboratorio 2: Strategie comunicative per la relazione educativa e pastorale

Obiettivi

In campo educativo e pastorale si evidenzia, da parte di coloro che vi operano o si preparano a farlo, l’esigenza di affinare le proprie competenze al fine di sviluppare una prassi più valida ed efficace. Tale esigenza assume attualmente particolare rilievo se si considera l’importante funzione preventiva spesso riconosciuta all’ambito educativo e pastorale, quale spazio in grado di favorire il benessere e la maturazione globale della persona.

In questa prospettiva il laboratorio intende offrire alcuni essenziali strumenti e competenze teorico-pratiche finalizzate: a saper accogliere e rispondere alle differenti esigenze relazionali degli utenti peculiari alla propria figura pastorale o professionale; a promuovere lo sviluppo armonico delle potenzialità personali e a prevenire l’insorgenza del disagio. Obiettivo specifico sarà, quindi, fornire alcune abilità di ascolto e di comunicazione funzionali a tale scopo e integrabili nel rapporto educativo (contesti scolastici), nella relazione spirituale (accompagnamento) e nella gestione dei gruppi (contesti pastorali e comunitari). Tali competenze potranno anche favorire capacità di discernimento sul livello dei processi relazionali interpersonali e comunitari.

Programma

Il programma sarà delineato anche in base alla tipologia del gruppo discente, che avrà un ruolo attivo nella didattica. Tale configurazione determinerà la selezione e la specifica rilevanza assegnata ai diversi moduli tematici, a partire dal seguente quadro di contenuti.

  • Una parte introduttiva di chiarificazione circa l’orizzonte epistemico di riferimento, il modello scientifico utilizzato e i suoi nessi con una visione teologico-antropologica cristiana. Una presentazione degli obiettivi, del metodo, dei temi che verranno trattati.
  • Il counselling socio-educativo, le sue specifiche competenze e la loro integrazione in alcuni ambiti pastorali con particolare riferimento alla relazione d’aiuto: tematizzazione dell’interazione tra contenuti e processi.
  • Il livello psicologico (cognitivo ed emotivo) e le implicanze sulla vita spirituale.
  • La comunicazione efficace: teoria e training per il potenziamento delle abilità di ascolto attivo: recezione – elaborazione – risposta.
  • Stili non facilitanti e risposta empatica; domande di chiarifica, riformulazione, sommario.
  • Forme di supporto verbale semi direttive: domande esplorative, confronto e il dare informazioni.
  • La conduzione del colloquio intenzionale e del processo di aiuto: accoglienza, creazione dell’alleanza, esplorazione del problema, individuazione dell’obiettivo, definizione del contratto, lavoro in vista del cambiamento, verifica e generalizzazione delle soluzioni.
  • Strategie per facilitare e gestire la relazione nei vari contesti educativi, comunitari, pastorali: comunicazione descrittiva, rappresentativa, regolativa.
  • Il Problem solving e la gestione dei conflitti.
  • Stili di leadership e conduzione dei gruppi tra compito e relazione.
  • Aspetti della teoria dell’attaccamento e suoi risvolti adulti (J. Bowlby e sviluppi).
  • Aspetti di Analisi Transazionale: modello strutturale e funzionale (E. Bern e sviluppi).
  • I giochi psicologici ed elementi di prospettiva sistemica.
  • Elementi di Analisi Transazionale Socio Cognitiva (P. Schilligo) e risvolti sul colloquio intenzionale e sulla relazione educativa.
  • Implicanze evolutive nell’età adolescenziale, giovanile, adulta e anziana.

 

Particolare rilevanza avrà il metodo didattico utilizzato, per il fatto che esso stesso inerisce i contenuti del laboratorio: esso terrà presenti le tre dimensioni fondamentali nel mettere in atto qualsiasi competenza: «Sapere», «Saper fare», «Saper essere». Non solo acquisire competenze teoriche, ma saperle mettere in atto e attivarle per un processo di maturazione della propria persona (stima, cura di sé, protezione, ecc.). Alla luce di questo verranno utilizzate alcune specifiche metodologie didattiche:

A). Partecipazione attiva: si richiederà ai partecipanti uno stile attivo di partecipazione, non solo come fattore di incremento dell’apprendimento personale, ma come modalità che implementa l’apprendimento dei componenti del gruppo. A sua volta, il gruppo facilita lo sviluppo del sé. B). Modellamento: nelle esercitazioni e nel modo di relazionarsi al gruppo, il didatta, e in qualche misura anche i componenti stessi del gruppo, svolgeranno una funzione importante di modellamento. C). Metacomunicazione: la sospensione momentanea del processo didattico per osservare e riflettere su quanto accade a livello relazionale e comunicativo. D). Microteaching: Unità circoscritte di apprendimento teorico-pratico con verifica dell’apprendimento. E). Le quattro fasi dell’insegnamento e apprendimento secondo la prospettiva di Kolb (1984): esperienza concreta; osservazione riflessiva; concettualizzazione astratta; sperimentazione attiva, che verranno attivate, seppur con ordine variabile, in ogni unità didattica.

Avvertenze

L’attività didattica non prevede l’utilizzo di strategie riservate all’area professionale dello psicologo.

Docente

Ruggero NUVOLI

Bibliografia

Bowlby J., Una Base sicura, Cortina, Milano 1989; Erickson E., I cicli di vita. Continuità e mutamenti, Armando, Roma 1999; Franta H. – Solonia G., Atteggiamenti dell’Educatore: teoria e training per la prassi educativa, LAS, Roma 1990; Gazda G.M., Sviluppo delle relazioni umane: un manuale per educatori, IFREP, Roma 1991; Giusti E. – Testi A., L’assertività. Vincere quasi sempre con le 3A. Sovera, Roma 2006; Ivey A.E – Ivey M.B., Il colloquio intenzionale e il counselling, LAS, Roma 2004; Kolb D.A., Experiential Learning. Experience as the source of learning and development, Prentice Hall, Englewood Cliffs 1984; Llanos O.M., Iniziazione al dialogo empatico nell’accompagnamento vocazionale, LAS, Roma 2008; Mastromarino R. – Colasanti A.R., Ascolto attivo. Elementi teorici ed esercitazioni per la conduzione del colloquio, IFREP, Roma 1991; Mastromarino R. – Scoliere M., Introduzione all’analisi Transazionale, IFREP, Roma 1999; Pace A., «Stile d’attaccamento e percorsi di sviluppo», in Psicologia, Psicoterapia e Salute (1999)3, 325-342; Scilligo P., L’AT socio-cognitiva, LAS, Roma 2009.