Descrizione

Filosofia morale - Essere il «cuore pensante» del lager: la resistenza al nazismo come prassi etica in E. Hillesum, S. Weil, E. Stein, H. Arendt

Obiettivi

Il corso propone la riflessione filosofico-morale di quattro donne ebree che vissero il pensiero filosofico come forma di resistenza attiva al nazismo. Di fronte alla crisi etica e politica dell’umanità occidentale contemporanea, il loro pensiero militante si offre come stimolo a elaborare una filosofia morale che sia capace di resistere altrettanto attivamente al prepotente ritorno dell’ideologia fascista sulla scena europea.

Programma

Il corso si divide in quattro parti. 1. Weil: l’abiezione dell’umano vista dai suoi centri di produzione (la fabbrica e la politica); 2. Hillesum: l’abiezione dell’umano vista dal centro dell’orrore (il lager); 3. Stein: l’empatia come fondamento antropologico per una mistica nella crisi (il monastero); 4. Arend: l’etica come fondamento antropologico per una politica oltre la crisi (il lavoro e l’impegno politico).

Avvertenze

Il docente riceve gli studenti tutte le settimane, nei giorni e orari indicati nella sua pagina personale.

Tipo di corso: Didattica frontale, con supporti audio-video.

Docente

Paolo BOSCHINI

Bibliografia

Dispense del docente, disponibili in formato pdf nella pagina della materia sulla piattaforma DISCITE della Facoltà.

BOSCHINI P., «Tre modelli di resistenza al femminile: S. Weil, E. Stein, E. Hillesum», in Rivista di Teologia dell’Evangelizzazione 8(2004)15, 123-136;

HOBSBAWN E.J., Il secolo breve. 1914-1991, Rizzoli, Milano 1997, 135-213.

ARENDT H., Le origini del totalitarismo, Einaudi, Torino 2009;

GAETA G., Leggere Simone Weil, Quodlibet, Macerata 2018;

ID., Il privilego di giudicare. Scritti su Etty Hillesum, Apeiron, Sant’Onofrio 2016.

Ulteriore bibliografia di approfondimento sarà indicata durante le lezioni.