Descrizione
Filosofia della ScienzaObiettivi
Il corso si propone di ripercorrere le tappe principali che segnano la nascita della Filosofia della scienza e i suoi sviluppi. Si intende fornire le premesse necessarie per la comprensione delle questioni filosofiche fondamentali che si presentano nel dibattito attorno alla scienza.
Programma
Nella sua origine la filosofia della scienza intende i risultati scientifici come teorie dal valore convenzionale e pratico, senza considerarli come verità assolute. Con lo sviluppo del movimento neopositivista, tuttavia, diventa urgente affermare la validità del sapere scientifico messo in crisi da nuove scoperte in ambito fisico e matematico. Questo obiettivo viene perseguito attraverso l’analisi del linguaggio della scienza e in particolare la ricerca dei nessi logici che dal piano dell’osservazione permettono di sviluppare teorie condivise. Al neopositivismo, vedremo, si è contrapposto K.R. Popper, per il quale il vero punto di partenza della scienza non sono le osservazioni empiriche ma i problemi che in modo spontaneo sorgono in chi fa ricerca. Tali problemi vanno risolti attraverso congetture e controlli empirici che mirano a falsificarle. Infine, considereremo da un lato la contrapposizione al neopositivismo da parte della cosiddetta epistemologia postempirista, caratterizzata dal rifiuto della distinzione tra teorie e fatti e dall’attenzione per lo sviluppo storico della scienza; dall’altro faremo anche cenno alla critica radicale alle scienze positive e allo stesso neopositivismo condotta dalla prospettiva fenomenologica di E. Husserl.
Docente
Alberto BAGGIO
Bibliografia
ABBAGNANO N. – FORNERO G., La ricerca del pensiero. Storia, testi e problemi della filosofia, 3B: Dalla fenomenologia a Gadamer, Pearson, Milano-Torino 2014.
Oppure qualsiasi altro manuale scolastico nelle parti dedicate a nepositivismo-Popper-postempirismo e fenomenologia.
In alternativa:
BUZZONI M., Filosofia della Scienza, La Scuola, Brescia 2014.