Descrizione

Antropologie contemporanee

Obiettivi

Il ciclo di lezioni, all'interno del corso di Filosofia – Antropologie contemporanee, si propone avvicinare gli studenti alle problematiche dell'etica ambientale, attraverso una panoramica generale storico- teorica e due approfondimenti specifici, dedicati rispettivamente alle Fonti Francescane e ad un'opera del filosofo contemporaneo Alasdair MacIntyre (Animali razionali dipendenti, prima ed. 1999). Temi chiave e unificanti saranno i concetti di creaturalità/finitezza, fragilità, dipendenza e salvaguardia del creato, come pure la prospettiva dell'«ecologia integrale», al centro dell'enciclica Laudato si'.

Programma

Il ciclo di lezioni si articola in tre momenti: a) introduzione all'etica ambientale; b) analisi delle Fonti Francescane dal punto di vista del rapporto con la natura come creazione quale emerge dalle testimonianze su Francesco d'Assisi; c) analisi del volume di Alasdair MacIntyre Dependent Rational Animals (1999; trad. italiana Animali razionali dipendenti, Vita e pensiero, Milano 2001).

a) Introduzione all'etica ambientale

Verranno innanzi tutto illustrati l'oggetto specifico e lo statuto epistemologico dell'etica ambientale, recente sviluppo della filosofia morale, sorto in risposta alle sfide della crisi ecologica. Dopo un cenno alla nascita dell'ecologia (il termine risale al 1866) come scienza biologica nei primi decenni del XX secolo, verrà analizzato brevemente il contesto socio-culturale in cui, a partire dagli anni '60 del Novecento, è venuta maturando una crescente consapevolezza dei problemi ambientali (inquinamento, esaurimento delle risorse non rinnovabili, «limiti della crescita» (rapporto Limits to Growth, 1972), riduzione della biodiversità, sino all'odierno allarme per il cambiamento climatico. Saranno quindi presentate alcune figure di «pionieri», anticipatori delle tematiche del pensiero ambientale, tra XIX e prima metà del XX secolo (H.D. Thoreau, J. Muir, A. Leopold). Saranno infine illustrate le principali questioni teoriche dibattute dall'etica ambientale di stampo filosofico: il problema delle cause (variamente intese come storico-sociali, tecnico-economiche, «religiose», «metafisiche») della crisi ecologica; la polarità di antropocentrismo (forte e debole) e biocentrismo (più o meno radicale); la questione dell'attribuzione di un valore intrinseco alle realtà naturali; la recente riflessione sulle «virtù ambientali», con particolare riguardo all'etica della cura e al contributo del pensiero femminile.

b) Spunti per l'etica ambientale nelle Fonti Francescane

L'enciclica Laudato si' ha recentemente richiamato l'attenzione sull'originale contributo di Francesco d'Assisi ad un rinnovato modo d'intendere la relazione dell'essere umano con la creazione. Sarà necessario affrontare preliminarmente due questioni metodologiche: in primo luogo, le problematiche della cosiddetta «questione francescana», che ruota intorno alla difficoltà di attingere all'«autentica» esperienza di Francesco, rivelata, ma in certa misura anche occultata dalle fonti di cui disponiamo, molto diverse per ispirazione, rilevanza e affidabilità sul piano storico. In secondo luogo, la difficoltà, se non l'impossibilità di attribuire a Francesco un corpus coerente di idee «teoriche» sul rapporto dell'essere umano con la natura, anche in considerazione della ben nota diffidenza di Francesco nei confronti dell'attività intellettuale in quanto forma di possesso e dunque di dominio, e perciò assolutamente agli antipodi della minorità come cifra essenziale della scelta di vita che egli volle per sé e per la sua fraternitas. Nonostante queste difficoltà, le fonti ci consegnano spunti di estremo interesse per l'etica ambientale: una profonda coscienza, per così dire «ecologica» ante litteram, della comunione creaturale (la fraternità/sororità universale che trova espressione nel Cantico delle creature); è questa una coscienza che incrina, senza minimamente scivolare nel panteismo, l'antropocentrismo teologico medievale, non immune dal rischio di scivolare in una considerazione unilateralmente strumentale e gerarchica della creazione. E ancora, una singolare capacità di empatia, di comunicazione, di tenerezza verso la natura non-umana, considerata non solo nella sua utilità strumentale, ma anche nel suo valore intrinseco, in stretta connessione con la volontà, costitutiva della vocazione di Francesco, di servire gli ultimi tra gli esseri umani: in breve, un'espressione paradigmatica di quella disposizione che in Laudato si' trova espressione nel concetto di ecologia integrale.

c) Animali razionali dipendenti di Alasdair MacIntyre

L'analisi verte su un volume, uscito in lingua inglese nel 1999, del noto filosofo morale scozzese Alasdair MacIntyre (Glasgow, 1929). MacIntyre è noto soprattutto per il suo capolavoro Dopo la virtù (1981), in cui l'autore, a partire dalla critica della deriva soggettivista dell'etica contemporanea, tenta un rilancio dell'etica aristotelica della virtù, di pari passo ad una rinnovata valorizzazione della dimensione comunitaria. In Dependent Rational Animals MacIntyre prende le mosse dalla constatazione che, nella filosofia morale occidentale, «allorché il malato, il sofferente o il disabile trovano posto nelle pagine di un libro di filosofia morale, è in pratica sempre nella veste di un possibile oggetto di benevolenza da parte dei veri agenti morali, i quali, invece, per tutto il corso della loro vita, sono esseri perfettamente razionali, che godono di piena salute e non sono toccati da alcun problema». L'etica aristotelica in questo non fa eccezione, come risulta dall'ideale morale, illustrato nell'Etica nicomachea, del megalòpsychos (il "magnanimo"), generoso nel dare, ma incapace di riconoscere la propria bisognosità e dipendenza dagli altri. Per superare l'unilateralità di questa antropologia, ci è di grande utilità l'ascolto della biologia e dell'etologia postdarwiniane, che ci mostrano come quantomeno alcune categorie di animali (i primati, i delfini), condividano con noi una spiccata capacità comunicativa «alle soglie del linguaggio» e un'intensa e complessa vita sociale, al punto che anche per loro è in qualche misura possibile parlare di «vita buona» (in senso morale). È d'altronde vero che noi restiamo animali – come Aristotele e Tommaso d'Aquino seppero riconoscere assai meglio di Cartesio – nel cuore stesso delle nostre facoltà razionali, che sono costitutivamente «incarnate» e «corporee», e pertanto minacciate dalla malattia, dalla disabilità, dalla vecchiaia, nonché bisognose di essere educate attraverso il sostegno e la cura degli altri nella lunga fase della dipendenza infantile. Siamo, appunto, «animali razionali dipendenti». Questa più realistica concezione dell'essere umano (e quale altra missione ha la filosofia, se non di rendere conto del reale senza riduzioni né idealizzazioni?), apre la strada allo sviluppo di un modello più articolato di virtù morale: non solo le «virtù del ragionamento pratico indipendente» (quelle che ci abilitano ad agire in modo responsabile, liberi dai condizionamenti meramente istintuali, culturali e sociali), ma anche le storicamente disconosciute «virtù della dipendenza riconosciuta», quelle che ci rendono capaci di riconoscere e accettare la nostra fragilità e dipendenza e di diventare partecipi di «reti sociali del dare e del ricevere». Su questa strada talune espressioni del «pensiero delle donne» (volte a valorizzare la differenza e la cura) possono essere di grande stimolo alla riflessione morale. Dovrebbe a questo punto risultare anche evidente, al di là delle distanze storico culturali, la stretta connessione tra la seconda e la terza parte del ciclo di lezioni (creaturalità, fragilità, interconnessione).

Avvertenze

Tipo corso: Didattica formale/lezioni frontali; nei limiti del tempo a disposizione, si proporrà la lettura commentata di testi, favorendo dinamiche interattive.

Tipo esame: orale (modalità da concordare con gli altri docenti del corso, P. Boschini e M. Prodi).

Tipo lingua: italiano; possibile (sulla base degli strumenti linguistici posseduti degli studenti) la lettura guidata di testi in lingua inglese e il confronto di testi delle Fonti Francescane nell'originale latino. Se richiesto e necessario per studenti non di lingua italiana, è possibile l'interazione anche in altre lingue (inglese, francese, tedesco).

Docente

Giuseppe FERRARI

Bibliografia

Introduzione all'etica ambientale (testi introduttivi e classici in ordine di pubblicazione in lingua italiana, se tradotti)

WHITE L. Jr., «Le radici storico-culturali della nostra crisi ecologica», in il Mulino (1973)2 («The Historical Roots of Our Ecological Crisis», in Science (10 March 1967)155, 1203-1207); PASSMORE J., La nostra responsabilità per la natura, Feltrinelli, Milano 1991 (Man’s Responsibility for Nature, Charles Scribner's Sons, New York 1974/1980); MOLTMANN J., Dio nella creazione. Dottrina ecologica della creazione, Queriniana, Brescia 1992 (Gott in der Schöpfung. Ökologische Schöpfungslehre, Chr. Kaiser Verlag, München 1985); NAESS A., Ecosofia, Red, Como 1994 (I ed. norvegese Okologie, samfunn og livstill, Universitetsforlaget, Oslo, 1976; ed. inglese Ecology, Community and Lifestyle: Outline of an Ecosophy, Translated and revised by David Rothenberg, Cambridge University Press, Cambridge 1989); HARGROVE E., Foundations of Environmental Ethics, Environmental Ethics Books, Denton, Texas 1996; TALLACHINI M. (a cura di), Etiche della terra. Antologia di filosofia dell’ambiente, Vita e pensiero, Milano 1998; NAESS A., «Il movimento ecologico: ecologia superficiale ed ecologia profonda. Una sintesi», in TALLACHINI M. (a cura di), Etiche della terra. Antologia di filosofia dell’ambiente, Vita e pensiero, Milano 1998, 143-149 (ed. orig. «The Shallow and the Deep. Long-Range Ecology Movement. A Summary», in Inquiry 16(1973), 95-100); MORANDINI  S., Nel tempo dell’ecologia. Etica teologica e questione ambientale, EDB, Bologna 1999; JAMESON D., A Companion to Environmental Philosophy, Blackwell, Malden (MA) 2001; BATTAGLIA L., Alle origini dell’etica ambientale, Dedalo, Bari 2002; DONATELLI P. (a cura di), Manuale di etica ambientale, Le Lettere, Firenze 2012; ROLSTON III H., A New Environmental Ethics. The Next Millennium for Life on Earth, Routledge, London 2012.

Spunti per l'etica ambientale nelle Fonti Francescane

Fonti Francescane, Editrici Francescane, Padova 2011 (III edizione); ARMSTRONG E.A., Saint Francis. Nature Mystic: the Derivation and Significance of the Nature Stories in the Franciscan Legend, University of California Press, Oakland 1973; SORREL R.D., St Francis of Assisi and Nature. Tradition and Innovation in Western Christian Attitudes toward the Environment, Oxford University Press, Oxford, New York-London 1988; MARINI A., Sorores alaudae. Francesco d'Assisi, il creato e gli animali, Porziuncola Edizioni, Assisi 1989.

Animali razionali dipendenti di Alasdair MacIntyre

MACINTYRE A., Animali razionali dipendenti, Vita e pensiero, Milano 2001 (Dependent Rational Animals. Why Human Beings Need the Virtues, Duckworth, London 1999); ID., Dopo la virtù. Saggio di teoria morale, Armando, Roma 2007 (After Virtue. A Study in Moral Theory, University of Notre Dame Press (Indiana), 1981).