Descrizione

Antropologie contemporanee - L’uomo nelle e delle crisi

Obiettivi

Il corso presenta alcune interpretazioni moderne e contemporanee dei mutamenti antropologici indotti dalla globalizzazione del rischio e propone una riflessione filosofica sull’ambivalenza del concetto di crisi: fine e inizio; tramonto e alba.

Programma

È passato più di un secolo da quando la Prima guerra mondiale interruppe bruscamente il sogno di un progresso umanizzatore che dall’Occidente si sarebbe rapidamente esteso ai popoli «meno sviluppati» del pianeta. Da allora molte crisi – belliche, economiche, politiche, sociali, migratorie, sanitarie, ecologiche, religiose – si sono succedute e intrecciate l’una con l’altra e hanno esteso al mondo intero un crescente sentimento di insicurezza e di pericolo. Il futuro dell’umanità si presenta sempre più incerto e incontrollabile. Speranze e ideologie di cambiamento segnano il passo; vengono surclassate da visioni apocalittiche e si moltiplicano i profeti di sventura.

Qual è il compito del cristianesimo e della teologia in questo tempo di crisi, in cui le istituzioni religiose e la loro capacità di comunicare sono esse stesse in crisi?

Avvertenze

Il docente riceve gli studenti su appuntamento o al termine delle lezioni.

Docente

Paolo BOSCHINI

Bibliografia

Beck U., Conditio humana. Il rischio nell’età globale, Laterza, Roma-Bari 2011; Halik T., Pomeriggio del cristianesimo. Il coraggio di cambiare, Vita e Pensiero, Milano 2022; Valéry P., La crisi del pensiero, Il Mulino, Bologna 1994.