Cristiani e potere. Sondaggi tra antichità ed epoca contemporanea, M. Settembrini (ed.)
Nostro tempo 169, Claudiana, Torino 2024
Nuova pubblicazione
I saggi qui raccolti esplorano l’atteggiamento dei cristiani nei confronti del potere, tanto nel suo esercizio quanto nella sua elaborazione teorica. In ascolto di testimonianze raccolte lungo i secoli, gli autori riflettono su autorevoli posizioni di pastori della chiesa antica, d’Oriente e d’Occidente, sul sistema teologico di Tommaso d’Aquino, su dibattiti che si sono imposti in epoca moderna e che ancora perdurano. Esperti di patrologia, storia del diritto e teologia discutono in tal modo sulla cosiddetta «laicità» e in merito alla posizione dei cristiani dinanzi al potere. Emerge così come le comunità di coloro che si professano discepoli di Gesù di Nazareth cerchino nelle sacre Scritture un indirizzo e un’interpretazione della realtà in cui sono immersi. Giungendo, a seconda della prospettiva teologica adottata e della concretezza delle vicende da cui sono provocati, a esiti più o meno divergenti.
«La vitalità storica della chiesa è legata alla società civile nel suo complesso, che dal canto suo non può trascurare “l’eccedenza dell’umano”, ossia la dimensione religiosa, spirituale, simbolica dell’esistenza. In una società plurale, evangelo e umanizzazione sono necessari per il bene comune: ragione pubblica e fede cristiana sono provocate a un confronto leale, portato avanti non solo “in nome di Cesare”, bensì disinteressatamente “in nome di Dio”. Per i cristiani non significa concepirsi come un partito che persegue interessi propri, bensì come un gruppo che si considera investito di una responsabilità verso la casa comune di cui desidera prendersi cura».
Marco Settembrini.